Preghiera ecumenica nella Chiesa ortodossa romena dell’Annunziata

Durante la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio), giovedì 23 gennaio è stata organizzata una preghiera ecumenica nella Chiesa ortodossa romena dell’Annunziata di via Podesti, a cui hanno partecipato Mons. Angelo Spina, arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo, e don Valter Pierini, direttore dell’ufficio diocesano ecumenico. L’incontro, guidato dal parroco padre Ionel Barbarasa, è iniziato con i vespri ed è continuato con le preghiere per l’unità dei cristiani e la recita del Padre Nostro.

Salutando i presenti, padre Ionel Barbarasa ha raccontato che «la comunità ortodossa romena è ad Ancona da tanti anni. Siamo una testimonianza viva di come i fratelli cattolici ci hanno accolto con benevolenza e amore. Durante questa settimana continuiamo a pregare per l’unità, per le nostre anime e per ringraziare Dio di tutto quello che ci ha donato». Padre Ionel Barbarasa ha anche ricordato alcune parole del Documento sulla fratellanza umana, firmato ad Abu Dhabi da papa Francesco e dal Grande Imam di Al Azhar: “La fede porta il credente a vedere nell’altro un fratello da sostenere e da amare. Dalla fede in Dio, che ha creato l’universo, le creature e tutti gli esseri umani – uguali per la Sua Misericordia –, il credente è chiamato a esprimere questa fratellanza umana, salvaguardando il creato e tutto l’universo e sostenendo ogni persona, specialmente le più bisognose e povere”.

Al termine dell’incontro, l’arcivescovo Angelo Spina, ha invitato i presenti a «vivere la pace. In questa settimana di preghiera per l’unità dei cristiani dobbiamo guardare a Gesù che ha fatto questa preghiera: “Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato”. Quando due persone vivono in pace e vanno d’accordo, gli altri cosa vedono? Vedono l’amore e questo amore è Dio che sta in noi, con noi ed è presente. Allora in questa settimana chiediamo al Signore che ci doni l’unità, l’amore, il suo Spirito, in modo che non ci siano liti, discordie, tensioni».

L’Arcivescovo ha anche spiegato che «la riflessione la dobbiamo fare partendo da Dio e non da noi, altrimenti nascono le distinzioni e l’allontanamento. Dobbiamo partire da Dio perché è Lui che fa germogliare la comunione e l’unità. Vi faccio un esempio. Il contadino lavora il terreno dove poi semina il chicco di grano. E dopo cosa fa? Niente, perché il chicco ha la forza di crescere e diventare grano. Lì c’è la potenza di Dio che fa crescere, perché se in quel chicco non ci fosse la potenza di Dio il grano non germoglierebbe mai. La stessa cosa vale per noi. Prima di tutto c’è l’opera di Dio, poi ci sono la risposta e la collaborazione dell’uomo. Adesso tocca alla nostra responsabilità far crescere la comunione tra noi, attraverso la preghiera e il nostro impegno di buona volontà. Lui ci terrà uniti nel suo amore grande, un amore che perdona e che salva. Questo è l’augurio per questa settimana di preghiera».

Al termine dell’incontro, sono stati distribuiti piccoli pezzi di pane, in segno di amicizia. Come i chicchi di grano, macinati, formano un solo pane, così è necessario camminare insieme verso l’unità e la piena comunione. Infine Padre Ionel Barbarasa ha donato un’icona all’Arcivescovo.

Fotogallery